Omaggio ai 7 anni del Siracusa Calcio in serie B, tra la metà degli anni ’40 e gli inizi degli anni ’50
Vogliamo omaggiare un pezzo di Storia del Nostro Siracusa Calcio ricordando il periodo in cui la squadra Aretusea militò nel campionato di serie B per 7 anni consecutivi.
Nella stagione 1940-1941, gli aretusei allenati dall’esordiente Gipo Viani, si giocarono la Serie B nel quadrangolare-spareggio in cui parteciparono Cavagnaro Genova, Prato e Pro Patria. Al termine del campionato il Siracusa venne eliminato in virtù del terzo e penultimo posto conseguito nella mini classifica. Successivamente, nei due tornei seguenti, concluse per due volte consecutive al secondo posto rimandando ancora il sogno della prima promozione in B.
Al termine della Serie C 1942-1943, l’attività calcistica in Italia subì una sospensione per via dello sbarco americano in Sicilia e la conseguente ripresa della Seconda Guerra Mondiale. Alla ripresa, nel 1944, il Siracusa partecipò al Campionato siciliano di guerra organizzato dalla Federazione Sportiva Siciliana facente parte del Movimento Indipendentista Siciliano per poi prender parte, l’anno seguente, al campionato di Serie C ottenendo al termine dello stesso l’ammissione in Serie B per la prima volta nella sua storia.
1946: Serie B
Il Siracusa fece il suo esordio nei cadetti il 22 settembre 1946 debuttando in casa contro il Foggia, sconfitto per 3 a 0 con la doppietta di Luciano Cavaleri (autore del primo gol degli azzurri in Serie B) e con il gol di Dandolo Flumini. Gli aretusei complessivamente militarono in cadetteria per ben sette anni, esattamente fino al 1952-1953, disputando anche diversi derby con Catania, Messina e Palermo, e incontrando club di grosso blasone come Genoa, Napoli e Roma, totalizzando complessivamente 258 punti, 262 partite giocate con 102 vittorie, 55 pareggi e 105 sconfitte con 327 goal segnati e 369 subiti.
La rosa che compose il primo Siracusa in Serie B con relative presenze in campionato fu composta da: (Portieri) Remo Peroncelli (29), S. Nobile (2), S. Tragella (1); (Difensori) Fernando Casuzzi (29), V. Troiano (1), G. Vinci (1), G. Viverit (3); (Centrocampisti) Adelio Fiore (28), A. Correnti (23), U. Ambrogio (13), Guido Manfrè (23), Guido Mazzetti (23), Giacomo Mele (25), M. Pala (30), Bruno Ziz (17); (Attaccanti) G. Busoni (4), S. Cambisi (1), D. Carussio (1), Luciano Cavaleri (22), A. Chiarenza (15), Dandolo Flumini (29), C. Nobile (11), G. Rizzo (15), R. Salvo (1).
Il bilancio per il Siracusa nel suo primo campionato di Serie B, con l’austriaco Engelbert König (poi sostituito da Guido Mazzetti), fu di un dodicesimo posto finale, salvando la categoria per un solo punto.
Nel triennio successivo, gli azzurri raggiunsero anche degli ottimi piazzamenti, precisamente nella stagione 1947-1948 con un quinto posto in graduatoria insieme all’Empoli. I restanti campionati furono caratterizzati da andamenti altalenanti a metà classifica. L’attaccante più prolifico fu l’attaccante Bruno Micheloni, il quale al primo anno in azzurro si laureò vicecapocannoniere alle spalle di Ettore Bertoni (all’epoca militante nel Brescia) con 22 reti.
Fu nel 1950-1951 che la squadra raggiunse il miglior piazzamento di sempre in Serie B, eguagliando quello conquistato nella stagione 1947-1948, destinato a rimanere tale perché tre anni più tardi gli azzurri fecero ritorno in Serie C, retrocedendo all’ultima giornata in casa, precisamente il 31 maggio 1953 dopo lo scontro diretto contro il Piombino (sopra di un punto) in cui il Siracusa pareggiò a reti inviolate.
Appena retrocesso in Serie C, il Siracusa riconfermò quasi l’intera rosa per il campionato 1953-54 con la speranza di risalire in Serie B, speranza che rimase tale per questa e per le stagioni a seguire, in cui si raggiunse la salvezza all’ultima giornata e in cui i piazzamenti furono stabilmente a metà posizione. Questo fino al campionato di Serie C 1956-1957 quando al termine del torneo retrocesse per la prima volta in Serie D, retrocessione successivamente annullata per la rinuncia del Pavia ad iscriversi alla stagione successiva.
IL PICCHIO