Candidati a Sindaco di Siracusa, tra Caos Calmo e Ballo della Panza, non si capisce più nulla

    di S. Bellio

In un Caos calmo, citando un film del 2008 con Nanni Moretti, tratto dall’omonimo romanzo di Sandro  Veronesi, premio Strega nel 2006, la politica siracusana si accinge ad affrontare le prossime competizioni amministrative del giugno 2018. In questo Caos Calmo, una truppa di probabili ed improbabili candidati, si propongono come futuri Sindaci di una città che invece ha vissuto un quinquennio di Caos Tempestoso.

Tutti contro tutti, ma forse tutti con tutti, o forse non lo sanno nemmeno loro.

Iniziamo dal grande elefante PD, e con il Sindaco uscente Giancarlo Garozzo che  forse anche a ragione, pretende una candidatura per far valutare ai cittadini se il suo operato in questi 5 anni sia stato gradito o meno, rivendicando una serie di iniziative svolte in questi anni, capaci di aver dato alla città una svolta significativa in termini sociali ed economici.  Ma dentro il PD , il caos più che calmo è Freddo, come le vendette, l’area Foti, l’area Marziano, “l’area” fritta, tutti  pronti ad una dura battaglia per impedire la ricandidatura di Garozzo, proponendo tra alcuni nomi Sofia Amoddio l’ex parlamentare uscente e addirittura un po’ trasversalmente Paolo Ezechia Reale. Tutti tranne Garozzo.  Questo PD mi sembra che sia in questo momento un po’ come il mitico personaggio della Gialappa’s Band, Tafazzi, ricordato per le botte che si autoinfliggeva nelle sue parti intime. L’elefante trema.

Dell’altra ala del centro sinistra, Liberi e Uguali, tutto tace, là il caos dorme.

I centristi siracusani, hanno un nome Gianluca Scrofani, che in verità sembra fare un passo laterale, per la sua candidatura a Sindaco (aspettando le Provinciali?), ma mette sul piatto un paio di liste dal nome vagamente Forzista. Saltellando come i canguri da un lato all’altro degli schieramenti con un’indifferenza e una faccia tosta, che me lo rendono pure simpatico, pensando che stare al centro significa fare un po’ come ti pare. Se dovesse vincere a Siracusa il Movimento 5 stelle, e lui riuscirà a farsi assegnare un posto in giunta, giuro parto con una petizione per fargli dedicare  una via, da vivo, chiaramente al centro della città.

Nell’area del centro destra, sia apre un mondo. Il caos diventa anarchico. Ognuno pare fare quello che vuole, del tipo ci vediamo al secondo turno (se ci arrivano). Il primo nome è Enzo Vinciullo, grande personaggio, per chi lo conosce lo considera un secchione della politica, che zitto zitto e muto muto, si sta costruendo tre liste che lo sosteranno alla candidatura a sindaco, una delle quale dovrebbe essere figlia del Presidente del Siracusa calcio Cutrufo. Candidatura certamente autorevole e da tenere in grande considerazione, tra le probabili vincenti. Il volo dell’allodola.

Altra interessante candidatura è quella di Fabio Granata, personaggio che pur dichiarandosi trasversale col suo movimento Siracusaoltre, per storia e anche per la vicinanza col Presidente regionale Musumeci chiaramente dobbiamo considerare di centro destra. Il personaggio non si discute né in termini di esperienza né di personalità. Ha un’idea chiara di sviluppo territoriale, che in molti aspetti ma non in tutti ci vede concordi. Granata o lo ami o lo odi. Se riuscirà a ritrovare il filo con i cittadini che aveva perso nel tempo, potrebbe essere una candidatura forte, e con delle idee importanti da mettere in campo. Il Gambero che rema.

Per Forza Italia caos calmo è perfetto. Tutto è possibile. Forse si tira fuori dal dover indicare un nome, o forse no. Forse sì. Tanti nomi e nessun nome. Andamento lento.  Il passo del cammello.

La lega ha Ciccio Midolo, in pole position. Certo trovare 32 militanti leghisti a Siracusa da mettere in lista forse è difficile, ma ha preso in città intano il 5% alle nazionali rosicchiando come un topolino voti a tutti gli altri partiti, poi il colore dello stemma del comune di Siracusa è già verde, vuoi vedere che è un segnale? Intanto ci beviamo un bell’amaro Midò e ci passano tutti i pensieri. Il topo pazzerello.

Paolo Ezechia Reale, ottimo professionista oltre che già assessore regionale e comunale, regionale col centro sinistra, comunale col centro destra, ma in questa sua trasversalità (figlia anche dalla sua derivazione radicale) lo vorrebbero candidato sia di qua che di là, basta che non finisce  come la sóra Camilla, che tutti la vònno e nisuno se la piglia, il personaggio merita attenzione, è stimato da più parti e un motivo ci sarà. Il giro della trottola.

 

Sul Movimento 5 Stelle non dico nulla, già fatto  con un pezzo in precedenza, chiaramente ci ritornerò, ma una cosa ho capito, che quanto sono permalosi i Grillini , nemmeno  Tina Cipollari ( grande intellettuale dei nostri tempi).  Il pezzo è stato il più seguito con oltre 25 mila letture, ma come si sono incavolati i Grillini, ai quali molestagli la fidanzata/o ma non gli toccare Stefano Zito, che poi letto bene quell’ articolo era più un elogio che una critica ma va bene così. Mettiamo le mani contro il muro.

Segnalo altri i probabili candidati che girano in questo momento, D. De Simone, M. Milazzo, G.Randazzo, Giovanni Napolitano. Candidature, con nomi anche di interesse sociale e di un certo prestigio e da tenere in considerazione, ma di cui sappiamo però ancoro troppo poco, per nostra ignoranza, ma speriamo di poter approfondire prossimamente.

Ma un attimo: l’elefante trema, il salto del canguro, il volo dell’allodola, il gambero che rema, il passo del cammello, il topo pazzerello, il giro della trottola, le mani contro il muro ? Mi torna in mente qualcosa, ma cosa?

 Forse…Il Ballo della Panza: ascoltatela tutta 

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