Vi spieghiamo se si farà il rimpasto e quando…Sempre forse e in base agli umori del momento di Re Francesco!
Il 18 Dicembre pubblicammo un articolo che parlava di un imminente rimpasto in giunta. Quell’articolo pubblicato il 18 Dicembre ma scritto il 10, raccontava gli scenari che dato l’imminente voto di Bilancio comunale si aprivano per un vero rimpastone, che diventava necessario visti gli irrisori numeri in consiglio comunale dell’attuale amministrazione con solo 9 consiglieri ufficiali a sostegno, contro tutto il resto a vario titolo all’opposizione. Qui vi riproponiamo l’articolo il quale vi garantiamo non diceva nulla che non fosse stato verificato, in sintesi non erano solo voci ma erano movimenti concreti. http://www.siracusandonews.it/2018/12/18/tutte-le-clamorose-novita-del-prossimo-rimpasto-nella-giunta-italia-il-mercato-della-vergogna/
Ma cosa accadde dal 10 al 18 dicembre, cioè da quando l’articolo era stato scritto a quando fu poi pubblicato? Una cosa oggettivamente rilevante. L’avvocato Paolo Ezechia Reale riuscì a mettere sub iudice questa amministrazione, cioè il Tar di Catania ritenne ammissibile il suo ricorso, affidando alla prefettura la verifica di una settantina di verbali e dello scrutinio di tre sezioni, per confermare o meno la regolarità del tutto. Nel caso si riscontrassero delle irregolarità gravi, molto probabilmente si ritornerà a votare o in caso contrario rimarrebbe tutto invariato. Non entriamo nello specifico del ricorso anche se a sensazione se fossi l’amministrazione Italia non dormirei sonni tranquillissimi, perché con la giustizia tutto è possibile sia in negativo che in positivo, avendo il cittadino comune ormai la percezione di vivere in un paese in cui la giustizia si fondi più sulla cabala che sul diritto. Due punti sul quel ricorso vogliamo però focalizzare, uno è dato dagli evidenti errori e in alcuni casi orrori che in molti verbali erano e sono presenti, questo è un dato reale e incontrovertibile ma nello stesso tempo riteniamo assurda l’ipotesi della scheda ballerina posta in essere come una delle cause fondanti degli errori, come sempre diciamo, il buonsenso dovrebbe animare la verità e in questo caso la verità sta nel fatto che quegli errori furono commessi perché molti presidenti di seggio (sostituzioni dell’ultimo momento per rinuncia degli assegnatari) erano evidentemente ciucci, asini, capre. Ora spetterà alla prefettura prima e al Tar dopo capire e giudicare se gli errori di questi soggetti abbiano determinato un risultato dubbio o meno. Il tutto infatti è stato rinviato a fine giugno 2019.
Cosa centra questa premessa con il rimpasto?
Nessuno pensava che il Tar si fosse allargato a questa ipotesi di riesame, e, tutti pensavano che fosse stata solo una formalità e che tutto sarebbe continuato senza intoppi, ma la decisione del Tar invece prese tutti in contropiede e bloccò tutto.
Nessuno adesso si sente di “tradire il proprio elettorato” visto che magari quell’assessorato sarebbe potuto durare meno di 6 mesi, nel dubbio temporeggiare, fare passare anche la tornata elettorale europea e dopo capire il da farsi, in attesa sempre di quella fatidica sentenza del Tar. Per cui tutto fu congelato, all’amministrazione adesso non urge un consiglio più ampio, alle opposizioni non cambia molto aspettare. Qualche piccolo movimento interno nell’ambito del centro sinistra potrebbe anche venir fuori ma non sembra essere prioritario e spostare tutto al dopo sentenza del Tar sembra la cosa più ragionevole.
Nella nostra disamina dei possibili uscenti certi, Fabio Granata sembrava in pole position, oggi forse questa situazione è leggermente cambiata e non siamo così certi di una sua sostituzione, il rapporto tra Italia e Granata è diventato più funzionale e il sindaco non credo riuscirebbe a fare a meno dell’esperienza e dei rapporti regionali dell’ex assessore regionale Granata.
Per cui bisogna attendere, tutto potrà succedere nei prossimi mesi, la politica è in evoluzione come è in evoluzione la crescita della Lega a livello nazionale in cui alcuni esponenti politici siracusani guardano con strana attenzione.
Mi disse un amico, ti prego, non mi nominare mai come cosa buona, perché se la legge Francesco Italia mi bruci. Per cui magari dopo questo articolo cambia idea e domani fa 4 cambi in giunta così tanto per andarci contro e chissà magari ho scritto questo articolo proprio per questo.
Più che di un ri-mapsto, questa città avrebbe bisogno di un ri-sveglio, il tempo delle buone intenzioni sta per scadere.
S.BELLIO