TUTTI I RISVOLTI SEGRETI PER L’ELEZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE E LA NOSTRA PREVISIONE SU CHI SARA’ IL VINCITORE FINALE

SiracusaNdoNews è divenuta famosa anche per le tantissime previsioni politiche che negli ultimi mesi ha azzeccato in largo anticipo. Siamo certi che indovineremo anche questa volta.

Teoricamente la faccenda del Presidente del consiglio comunale di Siracusa, che si voterà nel prossimo consiglio comunale del 3 settembre, dovrebbe essere una questione chiusa da tempo, in quanto avendo il centrodestra capeggiato dall’avvocato Paolo Ezechia Reale un’importante maggioranza in consiglio, composta da 18 elementi, e per eleggere il Presidente del consiglio ne basterebbero 17, tutto dovrebbe essere solo una formalità, ma siamo a Siracusa e tutto ciò che è ovvio raramente si trasforma in realtà. Infatti il nodo del problema diventa quello di individuare il soggetto che possa all’interno di questa ipotetica maggioranza avere il consenso di tutti i suoi elementi. Il primo nome che si pone all’attenzione è quello del candidato più votato al consiglio comunale, Gianni Boscarino, che come consigliere anziano (così denominato in quanto appunto più votato) rivendica questa importante Poltrona. Il Dottor Boscarino, che dopo il primo consiglio comunale a causa del fuoco amico (veniva attaccato dai suoi stessi colleghi di maggioranza) ne esce un po’ con le ossa rotte a causa della sua inesperienza a gestire una situazione che si era fatta rovente quando all’ordine del giorno si passò a trattare l’esclusione del consigliere Ansaldi, ma lo stesso Boscarino in questi giorni sembra essere stato uno dei pochi che si sia fatto vedere al Vermexio lavorando con impegno per la stesura del nuovo ordine del giorno del 3 settembre e per coordinare i vari lavori dell’aula consiliare, dimostrando una caparbietà ammirevole, mentre molti consiglieri erano a mare e li ritroveremo belli abbronzati al loro rientro, questo lo pone di diritto tra i candidati alla Poltrona della presidenza, forte anche del sostegno del gruppo  Vinciulliano in consiglio e di altri consiglieri. Ma nello stesso tempo tra i Vinciulliani, il consigliere Fabio Alota sta esplorando la possibilità di avere una convergenza sulla sua persona, da sinistra a destra, così se avesse i numeri e saltasse la candidatura Boscarino sarebbe lui il nome del gruppo Vinciullo da porre al voto. Ma il resto dell’ipotetica maggioranza di centrodestra nel frattempo si muove in modo autonomo, per questo infatti si parla di una candidatura che dovrebbe riunificare tutte le anime di quell’area, quella dell’avvocato Reale, che ha dato anche la sua disponibilità, ma per i più smaliziati sembrerebbe una strategia che dovrebbe preparare la volata al suo uomo di fiducia Michele Mangiafico. Ma i conti difficilmente tornano, anche perché troviamo improbabile che  Pippo Impallomeni, già vicepresidente del consiglio nella precedente amministrazione vorrà fare un passo indietro, puntando i piedi fino alla fine. Una matassa insomma difficilissima da sbrogliare.

Cosa più semplice la situazione nel centro sinistra, dove l’unico che avrebbe un po’ cercato di verificare se ci fossero le condizioni per la presidenza, sarebbe stato Franco Zappalà, il quale ha però subito desistito capendo che i numeri non erano a suo vantaggio, e il centro sinistra ha subito optato per chiudere un accordo coi cinque consiglieri del movimento 5 stelle offrendo loro la presidenza. I più malpensanti addirittura fanno ricadere questo accordo a prima del ballottaggio, ma è più verosimile che in realtà si sia concretizzato subito dopo. Infatti il centrosinistra ha in consiglio 9 elementi e sarebbe impossibile pensare di poter tirare fuori da soli il Presidente del consiglio e per cui è stato naturale offrirlo ai Pentastellati (per non darlo al centrodestra si sarebbero fatti dare dei “punti” ovunque) che hanno chiaramente accettato senza grandi titubanze. Il movimento 5 stelle riunitosi, già da un po’ di tempo ha individuato il suo candidato da proporre alla Presidenza del consiglio comunale e per cui quello che sarà votato dal movimento e dal centrosinistra, per un totale di 14 voti.

CHI SARA’ IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI SIRACUSA?

Il nome proposto dal movimento 5 stelle  è quello di Moena Scala, avvocato esperto in diritto di famiglia, dei minori, dell’assistenza e previdenza, e diritto civile.

Noi diciamo che sarà lei il nuovo Presidente del Consiglio comunale di Siracusa. Per la prima volta una donna, cosa mai successa in oltre 50 anni di amministrazioni comunali.

Ma la domanda che molti si staranno facendo è: “ma come faranno a farla eleggere avendo solo 14 voti ma ne servirebbero almeno 17?” Vale la stessa considerazione di prima, siamo a Siracusa e quello che è logico diventa illogico e quello che è illogico diventa Realtà.

Per chi poco conosce gli iter burocratici del consiglio comunale partiamo con una semplice premessa, la votazione del Presidente del consiglio comunale si svolge a votazione segreta. Nella prima tornata elettorale servirà la maggioranza assoluta e per cui almeno 17 voti, nelle successive la maggioranza dei presenti, questo farà abbassare di molto il quorum.

Il centrosinistra e il movimento 5 stelle puntano di vincere già alla prima votazione, e nel segreto dell’urna far spostare almeno 3 voti dal centrodestra alla pentastellata. Se dovesse andare male a primo turno puntano a poterla vincere anche alla seconda votazione magari con l’astensione di un gruppetto del centrodestra.

Per tutto ciò ha lavorato in estate colui che è come la nebbia di Totò a Milano, c’è ma non si vede, Super Giancarlo Garozzo, che toltosi dal groppone Munnizza , allerta meteo, e buche autostradali si è dedicato a parlare con tutti e alla fine ti poneva la mano sulla fronte dandoti anche la benedizione. Se sia riuscito a convincere 3-4 elementi del centrodestra a fare lo scherzetto a Reale e company, onestamente non ne siamo sicuri, ma che ci abbia provato ne siamo certissimi.

Pertanto, sulla votazione di Moena Scala alla Presidenza del consiglio comunale si gioca anche un’altra partita sotterranea, quella tra Reale e Garozzo, la partita infinita. E’ certo che se Reale dovesse perdere anche questa sfida sarebbe per lui il colpo di grazia. Conoscendo ormai il soggetto piagnucolerà un po’ per l’accordo tra i 5 stelle e il centrosinistra invece di pensare ai traditori del suo centrodestra e magari prenderli a calci in culo, e non tanto figurativamente.

Se andrà così o no, lo vedremo solo vivendo. Ma che tutto quello che è scritto qui corrisponde al vero credeteci, non abbiamo aggiunto una virgola al massimo tolto qualcosina. Ma siamo consapevoli che in politica tutto può cambiare in breve tempo e magari quello che ho appena scritto diventerà storia.

Ma se invece abbiamo indovinato ancora una volta, come quasi sempre, allora confermiamo di essere i più bravi di tutti.

Ma seguiremo il tutto passo passo per verificare se nel frattempo cambieranno le carte in tavola, per cui seguiteci sempre.

Solo per la cronaca, un Presidente del Consiglio, guadagna quanto un assessore ed è difficilissimo sfiduciarlo, ma questo è un altro discorso.

S. BELLIO