A “Sciuta” di San Paolo a Palazzolo Acreide, uno straordinario spettacolo impossibile da non vedere almeno una volta nella vita, emozionante e immenso.
A “ Sciuta” di San Paolo a Palazzolo Acreide. Il 29 giugno ore 13.
Quello che vi racconterò in questo articolo, esce fuori dall’ordinario ed entra nel mistico, nel delirio di un paese e nell’emozione di un credo che va oltre alla normale divinazione di un santo ma si fonde col santo stesso. Un misto tra sacro e profano che ti sbatte dentro una forza, un’emozione ed un’energia che fa diventare il sacro predominante su tutto.
Solo chi ha visto la “Sciuta” potrà capire quella emozione, quel sussulto che da dentro ti toglie ogni respiro e ti regala un nodo alla gola ed un pugno allo stomaco che ti stordiscono di mille emozioni. I botti di giorno sempre più potenti, in un bombardamento quasi blasfemo che si mischia a quel colore dei “Nzareddi” che in pochi secondi sovrastano ogni cosa, 15 minuti di totale delirio in cui la statua del santo diventa il santo e un popolo lo ringrazia gridando e rispondendo all’esortazione “e chi semu tutti muti?” con “e viva San Paolu Patronu” in un abbraccio al suo popolo che travolge ogni cosa e ogni sentimento. Solo chi lo ha vissuto lo potrà capire.
La festa continua fino a tarda notte, con un ulteriore spettacolo pirotecnico solitamente straordinario al rientro del santo alla sua chiesa.
In questo sito troverete tante info collegate a questa festa : http://sudestsicilia.altervista.org/old/index.php?mod=01_Sezioni_del_Portale/07_Banca_dati_dei_luoghi_da_visitare/01_Palazzolo_Acreide/05_Feste_e_tradizioni_religiose_e_popolari/05_Festa_di_San_Paolo_Apostolo
Il culto di “San Paolo” a Palazzolo Acreide
Storicamente è noto che “San Paolo” sbarcò in Sicilia durante il suo “Terzo Viaggio” ma si è sicuri quale fosse il punto preciso della Sicilia in cui sbarcò; ma presumibilmente il “Santo” mise piede nella fascia di terra tra le odierne città di Portopalo di Capo Passero e Pozzallo (Ragusa).
Dopo il suo sbarco in Sicilia, “San Paolo” andò a trovare subito la Comunità Cristiana di Siracusa ma, minacciato dalle persecuzioni contro i cristiani attuate dal prefetto romano di Siracusa, “San Paolo” scappò verso gli Iblei toccando prima gli odierni territori di Solarino e appunto il territorio di Palazzolo Acreide dove predicò alla piccole Comunità Cristiane di Akrai e Casmene (Buscemi). Dopo un breve soggiorno tra i Monti Iblei, “San Paolo” scese di nuovo a Solarino e mentre benediceva un’ultima volta le Comunità Cristiane iblee, lasciò secondo la leggenda un’impronta del suo piede che si andò ad aprire formano un pozzo miracoloso (“U Puzzu i San Paulu”), per saperne di più su quest’ultimo evento vai nella pagina “Feste e Tradizioni di Solarino” e clicca sul link “Festa di San Paolo”.
Facendo un salto millenario in cui la fede di questo “Santo” andava crescendo sempre più, arriviamo nel 1600; secolo in cui “San Paolo” venne proclamato dall’Arcidiocesi di Siracusa con il titolo di “Patrono di Palazzolo Acreide” a discapito del “Protettore” della città, “San Sebastiano”, proprio perchè il “Santo di Tarso” ha portato direttamente il “Messaggio di Cristo” nelle terre palazzolesi.
Intanto tra i “Sammastianisi” (la frangia più accesa dei devoti a “San Sebastiano”) non correva buon sangue, tanto che i vari tumulti tra le due “Confraternite” hanno fatto credere che le due feste più importanti di Palazzolo non si facessero più. Invece con il passare del tempo è arrivata la prova di maturità da parte delle due associazioni ecclesiastiche che ora si rispettano a vicenda, malgrado facciano ogni anno una vivace ma onerosa “competizione” per “organizzare la festa più bella di Palazzolo”.
Nella locandina sotto, tutto il programma della festa :
Questa sera (28 Giugno) concerto di Marcella Bella in piazza ore 22,30
Qui un Bellissimo Spot ufficiale della Festa 2018, da brividi: