Intitolare una strada o una piazza a Renzo Formosa. Il dolore di Lucia, una madre a cui hanno devastato l’anima.

Lei è Lucia, una mamma siracusana a cui hanno strappato un pezzo di cuore. Lui è Renzo, figlio di Lucia, un ragazzo adolescente il cui sorriso è stato spento per sempre circa quattro anni fa, in un modo tremendo, brutale e senza senso, in un incidente stradale, in pieno giorno. Renzo aveva l’unica colpa di essere lì in quel momento, nello stesso momento in cui qualcuno decideva di andare oltre il senso di responsabilità, di non capire che basta un istante per uccidere, basta un istante per devastare una famiglia. La lenta giustizia, in questi casi, non sarà mai giusta, non sarà mai empatica, non sarà mai riparatoria e lascerà sempre quell’amaro in bocca che non scomparirà mai, e i retroscena del dopo incidente, anche descritti dalle trasmissioni “Le Iene” e ” Chi l’ha visto”, ci lasceranno turbati e impotenti per sempre.

Questa è una storia siracusana. Che avvolge tutti noi siracusani.

Lucia è una mamma siracusana a cui hanno devastato l’anima, che non si darà mai pace, che vive ogni giorno un dolore lancinante, che nessuno di noi ha diritto di giudicare, perché è il suo dolore. Lucia potrebbe essere nostra madre, nostra sorella, una nostra amica e Renzo saremmo potuti essere tutti noi. Mi sono chiesto cosa può fare una comunità per lenire, anche un po’ di questo dolore, non è facile, ma una comunità deve provarci.

Adesso mi rivolgo  a Francesco Italia, il sindaco della nostra città, contro il quale spesso sono stato fortemente critico, ma qui non c’entra la politica, qui bisogna essere comunità.

Caro Francesco, a te piace la parola comunità, piace anche me, dà un senso di appartenenza a qualcosa che ci unisce. Credo che questa storia, sia anche un pezzo di storia della nostra comunità, che ci ha commosso, ci ha fatto sentire parte di uno stesso dolore. Ti chiedo pertanto di farti promotore dell’intitolazione, di una via o di una piazza, a nome di “Renzo Formosa e delle giovani vittime della strada” . Sarebbe bello intitolargli  la piazza presente alla Pizzuta, nei pressi di via Salvo Randone, che era la piazza in cui Renzo stava con i suoi amici. Sarebbe tutto merito tuo, voglio che sia merito tuo, io quel giorno, in cui inaugurerai quella piazza, verrò ad abbracciarti e saremo un pezzo della stessa comunità, in cui si può dissentire anche pesatamente, ma che torna ad essere comunità quando un “sentiment” comune l’avvolge. Intitolare quella piazza (o in alternativa una via importante cittadina) a “Renzo Formosa e alle giovani vittime della strada” , darebbe anche un segnale educativo forte ad ognuno di noi per spingerci a capire che la prudenza quando si sale in un’automobile deve essere non una possibilità ma una regola inderogabile. Intitolare una piazza non comporta molti cambiamenti allo stato civile e quando è un popolo che lo chiede, le deroghe ai regolamenti, oltre ad essere previste, sono giuste.

Renzo, ha anche un padre ed un fratello che vivono in un dolore nascosto. Renzo ha tantissimi amici, per il quale sarà Renzo per sempre. Immaginiamo,  quanto sarebbe bello per i suoi amici, darsi appuntamento in Piazza Renzo Formosa e quando lo direbbero, gli si illuminerebbero gli occhi.

S. BELLIO