Chiacchierata rubata a Giancarlo Garozzo. Tutti pronti a salire sul GAROZZONE di ITALIA VIVA?
Giro per Siracusa e tra la confusione dei miei pensieri, da lontano vedo seduto tra i tavolini di un bar da solo, l’ex Sindaco Giancarlo Garozzo, davanti a questa visione mi blocco, la mano comincia a prudermi e la mia mente ad elaborare tutte una serie di possibili cose da chiedergli. Sfodero la mia faccia da culo, quella più bella e senza dire nulla mi siedo con lui e lo guardo dicendogli la prima cosa che mi viene in mente: “Ciao bentornato dalla Leopolda, come sta Matteo Renzi?” Lui alza lo sguardo e mi fissa per qualche secondo, come quasi per mettermi a fuoco e dopo che ha individuato chi ero, mi dice: “Matteo Renzi sta benissimo e anche io fino a 3 secondi fa” ride sornione e aggiunge: “In questa città Megghiu na ucca ri in cani che dentro Siracusando”. Non sapendo se fosse un complimento o no, intanto decido di scroccargli un caffè per guadagnare tempo e cercare di tiragli fuori un po’ di novità sul panorama politico-amministrativo cittadino. La prendo alla lunga, ma non così tanto. “E bravo ti sei divertito con Leopolda? Ma Cutrufo con voi che ci faceva? E serenamente mi risponde: “Gaetano è un amico, uno con cui non ho mai litigato ed è voluto venire a conoscere questa nuova realtà, sono certo che fatte le sue riflessioni alla fine sarà dentro a questo progetto.” Attendo un secondo e gli chiedo: “E Francesco Italia sarà dentro Italia Viva?” , mi guarda e con ghigno dubitativo mi dice: “Lui non era alla Leopolda, non è mai venuto in dieci anni alla Leopolda, per cui non so, chiedilo a lui”.
E allora ne approfitto subito per levarmi qualche curiosità: “Ma se uno vuole entrare in Italia Viva a chi deve fare la domanda?”, e mi risponde: “ Ci si può tesserare on-line nel sito di Italia Viva, quello che è ancora da definire è come sarà determinata e organizzata la parte degli organismi di gestione ma ci stanno lavorando, penso a breve si saprà come muoversi in questa direzione”, “e vabbè” gli dico “Tanto alla fine deciderai tu” e lui in politichese ma non smentendo: “Siamo un partito democratico e per cui ci saranno sistemi democratici, ma sicuramente non imbarcheremo tutti”. Come per dire aperti ma fino ad un certo punto. “E di tuo compare Francesco Italia che mi dici?” E lui mi fa quasi seccato: “ Tu sei un altro che pensa che io e Francesco stiamo tutto il giorno a fare cose o pensare cose, io avrò visto Francesco Italia una decina di volta in un anno ed è giusto così, lui è il Sindaco ed io l’ex Sindaco, quando gli serve una mano io ci sono sempre, ma deve essere lui a chiamarmi, io per un anno la politica l’ho messa da parte, ma quando mi ha chiamato ci sono stato sempre è un amico ed un bravo ragazzo.” Gli rido in faccia ed aggiungo: “Per cui tu in questo ultimo rimpasto non c’entri niente, giusto?”, fa no con la testa e dice: “ Ha fatto tutto Francesco Italia io ho solo lavorato nella costruzione in consiglio comunale del gruppo consiliare ITALIA VIVA, poi ne so quanto te”. E dopo questa risposta gli volevo dare una testata, ma prima mi serviva un’altra risposta. “ Sì, ma tiriamo le somme, Italia è maciullato dalla stampa, è maciullato nei social, da una buona parte del pensare cittadino, ma tu che ne pensi?” (non ho aggiunto che sei stato il suo primo sponsor in campagna elettorale). Solo a questa domanda si prende qualche secondo per rispondere. “ Francesco Italia è un bravo ragazzo che all’inizio ha pensato che fare il sindaco era come fare l’assessore e questo ha comportato qualche errore, poi ha corretto il tiro ed oggi ha migliorato tantissimo il suo modo di gestione della città e sono certo che alla fine farà un buon lavoro, molti errori, più che sui fatti, li hanno commessi sulla comunicazione e nei rapporti con la comunicazione, su questo deve ancora lavorare tanto e qualche assessore ha avuto troppa carta bianca e questo lo ha messo in imbarazzo su cose sulle quali magari lui c’entrava poco ma ne è diventato responsabile di riflesso”.
“Ma quanti assessori hai in giunta?” gli chiedo e lui mi risponde: “Io zero, Italia Viva uno che è Cosimo Burti”. Ed io: “E poi basta?” e lui: “Il resto sono scelte di Italia, ma questo non significa che uno o più assessori non si riconoscano in Italia Viva.
Decido di assecondarlo come si assecondano i pazzi “Certo certo mi hai convinto”, e gli sorrido aggiungendo: “Sì, ma che vuoi fare da Grande?”, e lui mi risponde: “Per adesso solo raccogliere adesioni per il partito in provincia e basta, ho solo questo impegno che è un grosso impegno.”
Il ricorso al Tar di Reale? Chiedendogli questo cerco di capire se ha lo sguardo preoccupato ma niente, anzi mi risponde sereno: “Rispetto per la decisione del Tar qualsiasi essa sia, ma resterà tutto invariato.”
Avevo altri “cuttighi” da sottoporgli, quando spunta Ciccio Midolo, e nella mia testa la domanda “che m…a c’entra Ciccio Midolo con Garozzo”, boh, non mi voglio sforzare nemmeno a capirlo. Capisco invece che è arrivato il momento di alzare il culo dalla sedia, li saluto entrambi, prendendoli un po’ in giro con qualche battutina e mentre mi allontano sento Garozzo che mi grida: “E non scrivere minchiate mi raccomando e fammi più carino nelle vignette che ormai con, IT e lo vuoi il palloncino, mi prendono tutti in giro.”
Una parola farlo più carino.
Garozzo, oh Garozzo , da quando non ci sei tu le allerte meteo non sono più come quelle di una volta. Quelli sì che erano bei tempi.
Questo è immortale. L’ho trovato rilassato, sereno e anche simpatico. Da grande voglio fare l’ex sindaco, non il sindaco ma solo l’ex sindaco.
S. Bellio