Cutrufo, i tifosi ormai non credono in lui. Nell’articolo le riflessioni sulla vicenda.
Gaetano Cutrufo sembrerebbe non essere più tanto amato in città soprattutto da una parte della tifoseria siracusana che lo individua come artefice primario del fallimento del Siracusa Calcio.
Ma cosa gli rimprovera la tifoseria?
In realtà sembrerebbe rimproverargli la cessione incauta al “sauta fossa” Alì, che in un anno ha creato il capolavoro di un fallimento tanto triste quanto preventivabile. Molti addirittura azzardano che era già tutto previsto, pensando che Cutrufo non riuscendo a sostenere i costi della squadra in serie C, l’ abbia ceduta alla cordata Alì Babà sapendo già che questa sarebbe finita a breve con un fallimento, così da riuscire a tornare in campo Lui dai dilettanti, cercando di passare per eroe. Ma in realtà se la strategia doveva essere questa sembrerebbe che non ha funzionato infatti più che da eroe oggi Cutrufo passa agli occhi della maggior parte dei tifosi da traditore.
Ma i fatti sono andati veramente così? Questo è difficile dirlo, sinceramente è difficile pensare alla premeditazione del tutto, ma è chiaro che la cessione ad Alì incauta lo è stata, sia per la storia del soggetto che per i fatti poi avvenuti. È chiaro comunque che la popolarità di Gaetano Cutrufo in questo momento in città è ai minimi storici.
Oggi il suo Siracusa, fatto rinascere dalle ceneri di quello fallito, milita tra i dilettanti in Promozione, con il problema campo, che sembrerebbe in qualche modo risolversi a breve dopo la manutenzione del De Simone da parte dell’amministrazione comunale, che sarà poi affittato a prezzi stracciati e ridicoli, 30 euro l’ora per gli allenamenti (200 euro per la partita per 4 ore) e NOI, che per le nostre partitelle a calcetto (di un’ora) tra scapoli e ammogliati ne paghiamo 50, MUTI. Qualcuno parla di favore a Cutrufo per questa cosa, Cutrufo che in consiglio comunale oggi con il movimento Amo Siracusa ha tre consiglieri comunali passati da poco in maggioranza e un assessore. Ma non diciamo stupidaggini figuriamoci se fanno queste cose.
La nostra perplessità che credo sia quella della maggior parte dei tifosi, è: “come si può pensare di prendere una squadra dai dilettanti per riportarla almeno in serie C, se non hai avuto la forza economica di mantenerla una squadra in serie C e sei stato costretto a cederla al Galantuomo Alì? Cosa è cambiato rispetto a due anni fa? Cosa potrebbe cambiare fra 3-4 anni? Creare finte gioie e finte emozioni per arrivare ad un altro fallimento?
I tifosi in realtà si sono stancati di vivere gioie finte, da sempre il tifoso siracusano è intrappolato in questa gabbia. Tifare per qualcosa che poi svanisce dietro ad un fallimento quasi in maniera scientifica. Il tifoso vuole un progetto trasparente, portato avanti da gente seria che oltre al cuore ci metta professionalità e soldi veri. Se questo soggetto non esiste forse allora meglio niente.
Ma poi alla fine io so già come finirà, quando riaprirà il De Simone, la domenica i tifosi allo stadio ci andranno, non per Cutrufo, non per l’amministrazione, ma solo perché l’amore per questa città e la maglia sportiva supererà i rancori. Per cui cari Cutrufo, voi non mi siete né simpatici né antipatici, ma una cosa vi chiedo, provate a creare una programmazione sportiva seria, provate a non mettervi solo la medaglia dell’essere il Presidente del Siracusa Calcio, provate ad individuare soggetti abili e capaci a trovare risorse e strategie per ipotizzare un futuro lungo e roseo della nostra Siracusa Calcio, parlate con i fatti e non con le parole, provateci e forse la gente ritornerà a credere in voi, non sarà facilissimo ma provateci.
S. Bellio