11 Settembre. Nel ricordo di un mondo che da quel momento non fu più lo stesso.
Diciotto anni fa. Per non dimenticare. Abbiamo voluto mettere la foto prima del disastro, prima della strage, prima di quel momento che in un modo o nell’altro cambiò per sempre la vita di tutti noi. Io ero in ufficio, avevamo preso da poco una TV, il mio socio mi chiamò dalla sua stanza gridandomi ” Silvio corri guarda che c***o sta succedendo in America” , bruciava la prima torre, restai impalato e scioccato davanti la TV, poco dopo ci fu l’impatto del secondo aereo, mi mancò l’aria, capii che quella giornata avrebbe cambiato il mondo e avrebbe cambiato tutti noi. Ognuno di voi se fa uno sforzo si ricorderà perfettamente dove era in quel preciso momento in cui la pazzia umana si stava materializzando in una delle azioni più deliranti e atroci della storia. Questa foto nel ricordo di quasi 3 mila vittime, nel ricordo di un mondo che da quel momento non fu più lo stesso.
Siamo una generazione che apparentemente sembra aver superato le conseguenze psicologiche del dopo 11 Settembre, ma in realtà non è vero, abbiamo delle cicatrici invisibili che ci tornano a fare male in mille occasioni, quando entriamo in un aeroporto, quando vediamo un arabo con in mano una busta di qualsiasi tipo, quando pensiamo che dopo quello, tutto potrebbe essere possibile. Siamo una generazione maledetta che non vuole rassegnarsi all’odio anche se questo, dopo quella data è stato stimolato in altre decine di stragi ideologicamente gemelle in tutto il mondo.
Siamo diventati tutti Islamofobici, alcuni consapevoli, altri meno, ma in verità questa fobia nel tempo si è trasformata in una ancora più devastante che ci ha fatto diventare Umanofobici.
Siamo la generazione 11 Settembre. E lo saremo per sempre.
S. Bellio