Terrorismo psicologico, senza dire che ci vorrebbero dai 3 ai 5 anni per trasportare 12 mila defunti negli ossari.
Sono 12 mila circa i posti dei nostri defunti al cimitero, a rischio rinnovo concessione, la quale se non verrà rinnovata saranno trasferiti negli ossari. ORA NOI, INSIEME A QUALCUNO CHE NE CAPISCE MOLTO BENE, ABBIAMO FATTO UN CALCOLO VELOCE. Se tutti non rinnovassimo ci vorrebbero dai 3 ai 5 anni per svolgere questo spostamento. Infatti considerando che al massimo ogni giorno gli operatori difficilmente riuscirebbero a spostare più di 20 defunti (ci sembra già una cifra molto alta in quanto vi è anche una prassi da rispettare molto precisa e ci vorrebbe del PERSONALE dedicato sola a questa funzione) significherebbe che in una settimana non riuscirebbero a superare le 100 salme, per un totale di 400 mensili, che tolte le festività e gli imprevisti si arriverebbe a spostare negli ossari non più di 4 mila defunti all’anno e per cui per arrivare a 12 mila ci vorrebbero 3 anni.
QUESTA E’ CHIARAMENTE UNA STIMA MOLTO OTTIMISTICA, molto probabilmente in realtà non ne basterebbero 5 di anni.
ORA MI CHIEDO PERCHÉ’ TUTTA QUESTA PREMURA? PERCHÉ’ TUTTO QUESTO TERRORE DA RIVERSARE TRA LA GENTE? PERCHÉ’ NESSUNO DICE TUTTO QUESTO? PERCHÉ’ PROVANO A LUCRARE SUL DOLORE?
I numeri non mentono e questi sono. Invertirei il gioco e vorrei vedere dove andrebbero a trovare le risorse finanziare per fare questo enorme lavoro di trasloco, per loro di ossa, per noi di ricordi e di sentimenti.
Ma alla fine avranno ragione loro, perché come pecoroni andranno tutti a pagare e gli diranno pure grazie.
Spero che ci sia un avvocato o un gruppo di cittadini saggi che impugnino tutto, perché l’idea che una delibera del 1996 del consiglio comunale di allora (di cui mi piacerebbe leggere i nomi di coloro che l’anno votata) abbia previsto la RETROATTIVITÀ’ delle concessioni venticinquennali, anche laddove non vi era nessuna data a termine della concessione, la trovo una cosa scandalosa e assurda. Nel 1996 noi non c’eravamo, per questo è importante il lavoro che stiamo facendo, per impedire che scandali del genere si ripetano sotto i nostri nasi anche oggi, almeno ci proviamo.
S. Bellio