Un giovane siracusano: “Il reddito di cittadinanza invece di aiutarmi mi ha affossato definitivamente”. Raccontiamo lo sfogo sconfortante di un nostro giovane concittadino.
Quella che scriveremo oggi è l’amara confessione di un ragazzo siracusano di 29 anni, che ci ha contattati per raccontarci la sua storia, la sua frustrazione e rassegnazione.
La prima cosa che mi dice è: “Se vuoi racconta la mia storia, ma non dire il mio nome, perché mi vergogno, mi vergogno soprattutto che a 29 anni sono ancora costretto a vivere sulle spalle dei miei genitori e mi vergogno di subire continue umiliazioni sociali”.
Noi lo chiameremo Luigi.
Luigi mi racconta che è un ragazzo che ha sempre lavoricchiato, quasi sempre in nero, per cercare di pesare meno possibile sui suoi genitori, ha cercato in tutti i modi di trovare un lavoro più stabile possibile ma per varie vicissitudini a Siracusa e provincia non gli è mai stato possibile.
Luigi racconta: “Avevo avuto molta fiducia, fino a poco tempo fa, sul Movimento 5 Stelle e sul reddito di cittadinanza, non tanto per il sussidio ma per l’opportunità di poter arrivare ad un lavoro grazie a questo sistema. La mia sorpresa più sconvolgente è stata quando ho verificato che non rientravo nei parametri del reddito di cittadinanza perché vivevo con i miei genitori e mio padre guadagna circa mille euro al mese. La cosa mi aveva lasciato molto l’amaro in bocca, ma ho continuato a fare colloqui ed inviare curriculum, in tutta Italia. Lo sconforto è divampato quando pochissimi giorni fa, in un pre-colloquio (informale) a Siracusa per un lavoro che avrebbe dovuto iniziare tra fine Agosto e Settembre, mi chiedono se fossi rientrato tra i fautori del reddito di cittadinanza, io spiego che avrei voluto ma essendo nel nucleo famigliare con mio padre non mi spettava. Loro mi dicono che avrei i requisiti di base per quel lavoro ma cercavano ragazzi che rientravano nel reddito di cittadinanza, perché questo gli avrebbe fatto avere un importante risparmio sul costo del lavoro. Da qui scatta il mio sconforto più totale e la consapevolezza che in tutto il territorio nazionale ci sarebbe stata la stessa tiritera. Non mi resta per cui che emigrare all’estero, Malta o Germania credo che siano le destinazioni più probabili. Voglio più che un lavoro, una dignità. Il reddito di cittadinanza invece di aiutarmi mi ha affossato definitivamente.”
Ho soltanto ascoltato questa storia, non potevo fare altro, ma nella mia testa ho pensato a quanti giovani si trovano in questa situazione, credo onestamente la maggior parte. E quale futuro spetta a questi ragazzi se non quello di prendersi una valigia e partire all’avventura all’estero. Una storia triste, una storia italiana. Non voglio demonizzare il reddito di cittadinanza, ma qualcuno ci spieghi come sia possibile tutto questo, è da matti oltre che da incoscienti. Se ad un datore di lavoro regali 780 euro al mese per 18 mese se assumi qualcuno che prende il reddito di cittadinanza è normale che tutti quelli (disoccupati) che non lo prendono se la prenderanno loro in quel posto. Ma è NORMALE tutto ciò? Io onestamente non so nemmeno se è costituzionale ma sicuramente non è normale. Troverò un grillino sempre che inventerà una giustificazione anche a tutto questo, che si fionderà a dire che era peggio qualcun altro, ma tutto questo resterà sempre ANORMALE.
Luigi è un ragazzo siracusano, ma potrebbe essere tuo figlio, tuo fratello, un tuo amico, il tuo vicino di casa.
S. Bellio