Dura la vita da Sindaco di Siracusa. Pedala Francesco, pedala e torna tra noi.

Dura la vita da Sindaco. Questa avventura per il nostro sindaco Francesco Italia parte subito in salita e anche per un ciclista come lui non è facile. Si va molto meno in giro con la bicicletta, si sorride un po’ in meno e a volte forse si pensa “ma chi me lo ha fatto fare”. Facile la battuta “hai voluto la bicicletta ed ora pedala”, ma è così caro Francesco.

Appena seduto, una fila di problemi pesanti: Asili Nido, Spazzatura, Bus Navetta, la ditta delle pulizie del comune, le grane più pesanti e tutte assieme. E in salita si sorride meno, lo so.

E allora viene inevitabile scomparire un po’, diventare un po’ meno social, tanto ti direbbero tutti la stessa cosa, il cittadino non capirebbe (forse).

Fare l’assessore era tutta un’altra cosa, il parafulmine era Garozzo, ora sei tu caro Francesco, attrezzati.

Il mistero di un bilancio che non partorisce, questo avrebbe bisogno di una risposta, caro Francesco fai fare una conferenza stampa all’assessore Nicola Lo Iacono ( che la gente non sa nemmeno che faccia abbia)  e spiegate alla gente cosa succede, siamo quasi a Novembre.

Caro Francesco, capisco che andare in giro con la bicicletta in un ottobre mai così piovoso è difficile, ma una diretta anche in cyclette in cui ci rassicuri ogni tanto, non sarebbe male, in cui ci spieghi cosa succede, che idee avete, che programmi avete, così per capire che ce la possiamo ancora fare.

Non può piovere per sempre e spero non può essere in salita per sempre, ma forse qualcosa va ripensata, risistema, riassestata è chiaro che si sta andando troppo lenti e nella strada troppe buche, pedala Francesco pedala, ma forse pedalare stavolta non basterà, ci vuole la testa e ricordati che per vincere in una squadra ci vogliono anche i gregari che se non tirano loro il campione non arriverà mai primo, falli correre questi gregari, falli sudare che se si nascondono pure loro è finita. Tutti a nascondersi e chi non lo fa si specchia solo su se stesso per dirsi quanto sono bello. Falli correre questi gregari, falli sudare, fagli mettere la faccia.

Caro Francesco, un po’ meno santo e più peccatore oggi, ancora si può recuperare, ci parlo io con la Sciarelli di “Chi l’ha visto”, gli dirò “so io dove è… è a prendere fiato”. Sbrigati Francesco, questa città ti aspetta, per un altro po’.

S.BELLIO