Consiglio comunale domani, in una finta ADUNANZA APERTA. Vi spieghiamo cos’è, cosa dovrebbe essere e la brutta abitudine dei copia e incolla.

Domani venerdì 5 ottobre alle ore 17, presso l’aula Consiliare “Elio Vittorini a Palazzo Vermexio, è stato convocato “UN CONSIGLIO COMUNALE IN ADUNANZA APERTA” per trattare il seguente ordine del giorno: “Finanziamento relativo al Progetto di riqualificazione zona via Tisia”

 

Questo che apparentemente sembrerebbe un normale consiglio comunale è in realtà un consiglio comunale anomalo. Infatti il termine “ IN ADUNANZA APERTA” determina una fattispecie di consiglio comunale diverso, che teoricamente dovrebbe coinvolgere la cittadinanza. Nella stessa convocazione consiliare si fa infatti riferimento all’ articolo 7 del regolamento consiliare, che potete leggere di seguito:

Art. 7 Adunanze “aperte”

  1. In presenza di particolari condizioni previste dallo Statuto o di rilevanti motivi d’interesse della comunità su richiesta del Sindaco o su propria determinazione, il Presidente può convocare, sentita la Conferenza dei Capigruppo, il Consiglio Comunale in “adunanza aperta”, nella sua sede abituale 4 o anche nei luoghi particolari previsti dal comma 4 dell’art. 5 del presente regolamento.
  2. Tali adunanze hanno carattere straordinario ed alle stesse, con i Consiglieri comunali, possono essere invitati Parlamentari, rappresentanti dello Stato, della Regione, della Provincia, di altri Comuni, delle circoscrizioni, degli organismi di partecipazione popolare e delle associazioni sociali, politiche e sindacali interessate ai temi da discutere.
  3. In tali particolari adunanze il Presidente, garantendo al piena libertà di espressione dei Consiglieri, consente anche interventi dei rappresentanti invitati, che portano il loro contributo di opinioni, di conoscenze, di sostegno e illustrano al Consiglio Comunale gli orientamenti degli enti e delle parti sociali rappresentate.
  4. Durante le adunanze “aperte” del Consiglio Comunale non è prevista la presenza del Segretario Generale e non possono essere adottate deliberazioni od assunti, anche in linea di massima, impegni di spesa a carico del comune. Dell’adunanza è redatto un sommario processo verbale, per il quale non si applicano le procedure di cui ai successivi articoli 33 e 34.”

 

La logica di questo tipo di consiglio comunale è quella di coinvolgere la cittadinanza tutta, su alcune tematiche di interesse cittadino, permettendo in teoria anche al cittadino stesso di intervenire con idee e proposte dando così un contributo attivo allo svolgere delle attività dell’amministrazione. Ma in realtà il regolamento consiliare di Siracusa è abbastanza restrittivo sotto questo aspetto infatti a differenza della maggior parte dei regolamenti degli altri comuni (che vedremo sotto) non permette l’intervento a tutti i cittadini ma oltre ai consiglieri comunali solo a “ PARLAMENTARI, RAPPRESENTANTI DELLO STATO, DELLA REGIONE, DELLA PROVINCIA, DI ALTRI COMUNI, RAPPRESENTANTI DI ASSOCIAZIONI SOCIALI, POLITICHE E SINDACALI” , in sintesi parlando dell’ordine del giorno di domani , un commerciante di via Tisia o un residente in questa via, non potrà prendere la parola. Trovo la cosa alquanto stupida e che fa cadere di fatto la logica stessa dell’adunanza aperta.

E allora noi di SiracusanDonews, così tanto per rompere i cabbasisi, ci siamo messi a fare una ricerchina sul web e abbiamo trovato un paio di cose simpatiche.

La prima cosa è che su questa impostazione delle adunanze aperte, la città di Siracusa non è sola infatti ne troviamo anche altre, ma la cosa SCONVOLGENTE è che i comuni si fanno copia e incolla tra di loro probabilmente senza nemmeno capire cosa si copiano. Teniamo presente che il regolamento consiliare è un atto INDIVIDUALE E SOGGETTIVO, che ogni comune dovrebbe realizzare ex novo, senza riferimenti alcuni, ed invece eccovi di seguito il copia e incolla del nostro articolo 7, anche nel comune di Spoleto (PG) :

 

Spoleto (PG)

Regolamento Consiglio Comunale

Articolo 50 –

Adunanze informali del consiglio comunale “aperto”
1. Quando si verificano le particolari condizioni previste dallo Statuto o rilevanti motivi d’interesse della comunità lo fanno ritenere necessario il presidente, sentito il sindaco e la conferenza dei capigruppo, può convocare il consiglio comunale “aperto” nella sua sede abituale od anche nei luoghi particolari previsti dall’articolo 4 del presente regolamento.
2. Le adunanze “aperte” hanno carattere straordinario ed alle stesse, con i consiglieri Comunali, possono essere invitati rappresentanti del Governo nazionale, parlamentari, rappresentanti della Regione, della Provincia, di altri Comuni, degli organismi di partecipazione popolare e delle associazioni sociali, politiche e sindacali interessate ai temi da discutere.
3. In tali adunanze, il presidente, garantendo la piena libertà di espressione dei membri del consiglio comunale, consente anche interventi dei rappresentanti come sopra invitati, che portano il loro contributo di opinioni, di conoscenze, di sostegno e illustrano al consiglio comunale gli orientamenti delle istituzioni, delle aziende e delle parti sociali rappresentate.
4. Durante il consiglio comunale “aperto” non possono essere adottate deliberazioni od assunti impegni di spesa, anche di massima, a carico del bilancio comunale.”

 

UGUALE. Naturalmente non è facile individuare chi ha copiato chi, anche perché altri comuni si sono scopiazzati lo stesso articolo ma con un po’ più di accortezza.

Tralasciando il copia e incolla, ormai ci siamo abituati a Siracusa, qualcuno entrando nei contenuti dirà: “per cui la regola è questa, cioè non possono parlare i cittadini?” Invece no, l’eccezione è questa tra quelli che si sono fatti il copia e incolla a vicenda e spesso senza capire nemmeno cosa si copiavano. ECCO SOTTO UN ESEMPIO DI SEDUTA DI CONSIGLIO APERTA, VERAMENTE APERTA.

 

“Comune di Manta (CN)

  1. La seduta del Consiglio inizierà con la presentazione degli argomenti in discussione da parte del Sindaco o di un relatore da lui indicato oppure dal primo firmatario della richiesta di “seduta aperta”. Seguiranno gli interventi dei Consiglieri che ne faranno richiesta con le modalità previste dal Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale.
    5. Dopo questa prima fase la guida della discussione sarà affidata al moderatore che darà la parola a coloro, tra il pubblico, che ne faranno richiesta e ai Consiglieri che interverranno per fornire le risposte ai quesiti o i chiarimenti che riterranno necessari.
    6. Gli interventi dovranno essere strettamente attinenti all’argomento della petizione e non potranno avere una durata superiore ai 5 minuti, salvo deroghe concesse dal Consiglio comunale mediante votazione per alzata di mano, senza discussione. “

 

FORSE LA MAGGIOR PARTE DEI COMUNI ADOTTA QUESTO TIPO DI LOGICA DI VERA LIBERTA’ POPOLARE.  Abbiamo infatti notato che i comuni che hanno adottato questa impostazione veramente APERTA non hanno fatto copia e incolla, ognuno ha descritto in maniera autonoma, specifica e sempre diversa le modalità di svolgimento di questo tipo di consiglio comunale.

A questo punto ritengo anche stupido convocare un simile consiglio comunale, per far fare la passerella a deputati regionali o nazionali, che hanno tutti gli organi di stampa per poter dire la loro su ogni cosa (a differenza del singolo cittadino) e non trovo necessario che debbano esporli in un consiglio comunale.

Ma nonostante questo, invito sempre i cittadini di farsela una passeggiata domani al Vermexio, così per dire a tutti attenti che vi teniamo d’occhio.

 

CHE NE DIRESTE SIGNORI CONSIGLIERI COMUNALI DI CAMBIARLO QUESTO ARTICOLO 7 DEL REGOLAMENTO CONSILIARE (evitando altri copia e incolla) E DARE VERAMENTE VOCE AI CITTADINI, O AVETE PAURA?

 

S. BELLIO