Primo consiglio comunale: il padre ventriloquo, caos sulla votazione dell’esclusione di Ansaldi e in ferie fino al 3 settembre…Iniziamo bene!
Parte malissimo il primo consiglio comunale di Siracusa, 4 ore di caos assoluto, servito in realtà a trombare il povero Ansaldi. Noi non faremo la cronaca di questo consiglio comunale, poco ci importa, quella la leggerete nei giornali istruiti, noi vi diremo come sia possibile in 4 ore non fare nulla pensando di fare tanto e quel nulla farlo male e in taluni casi anche in maniera imbarazzante. Dopo aver giurato i 32 consiglieri, decidono di trombare il povero consigliere Ansaldi perché essendo componente del consiglio di amministrazione dell’area marina protetta del Plemmirio forse avrebbe dovuto dimettersi prima dell’elezioni, sentito il parere del segretario comunale che era contrario all’interpretazione della norma e per cui era per non procedere alla decadenza, su iniziativa del centro destra si passa al voto e da qui scoppia il caos, 15 voti per l’ineleggibilità, 14 contro e 3 astenuti, quasi un tutti contro tutti , chi voleva che la votazione fosse a maggioranza assoluta (compresa il segretario comunale) per cui ci volessero 17 voti e chi invece a maggioranza dei voti e in quel caso 15 voti bastavano per farlo fuori. Da quel momento il povero Gianni Boscarino, Presidente del Consiglio Comunale Protempore in quanto il più votato tra i consiglieri comunali, va totalmente nel pallone, non riesce a gestire più nulla, anche perché tra l’altro non è nemmeno aiutato dai suoi colleghi consiglieri, tra i mattatori della giornata, Castagnino e Ferdinando Messina che “Bullizzano” i nuovi arrivati tenendo alti i toni, ma un po’ tutti i consiglieri del centro destra giocano contro i meno esperti dell’opposizione (o maggioranza). Ma ritornando al povero Gianni Boscarino nel pallone, visto in evidente difficoltà gli si piazza dietro il Padre Alfredo (vedi foto), popolare ex consigliere, e da quel momento non lo molla quasi più, nel silenzio di tutti, anche di alcuni del centro destra che dicevano che l’operazione contro Ansaldi non è contro l’uomo ma è per la legalità, quanto poi ci sia di legale che un cittadino comune si posteggi per almeno metà consiglio comunale dietro il figlio, in un posto in cui nessun cittadino comune potrebbe stare, dicendogli il da farsi ancora non me lo spiego, in quel caso nessuno ha parlato di legalità, aiutati anche dal fatto che nei banchi del centro sinistra o del 5 stelle i protagonisti non sono ancora così smaliziati da potersi accorgere di queste cose (naturalmente il consiglio comunale è totalmente registrato e aldilà delle mie foto e tutto visionabile). Alla fine il Presidente Boscarino (figlio) decide di accogliere chiaramente senza nessun suggerimento esterno la tesi che bastavano i 15 voti a maggioranza per buttare fuori il povero Ansaldi e procede alla surroga. Fatta premessa che secondo me non finisce qui, e che Ansaldi farà ricorso chiedendo anche i danni a chi ha votato contro, mi chiedo se sia mai possibile che debba essere un consiglio comunale a decidere l’esclusione di un suo membro? Non sarebbe più facile che ci sia un ufficio che determini l’eleggibilità o meno dello stesso? Anche per aiutare il Povero Boscarino, che non sempre si potrà portare il padre dietro. Ma forse chiediamo troppo ai nostri legislatori.
Infine l’apoteosi del consiglio, da un lato per aspettare il subentro della nuova consigliera, dall’altro perché tutti dovevano andare in ferie, si decide di spostare il nuovo consiglio comunale il 3 settembre, con una votazione di 29 favorevoli e 2 contrari. Il 3 settembre? Perché devono andare in ferie? Mica li abbiamo obbligati a fare i consiglieri comunali? Ci date un attimo di rispetto? Quando ci avete chiesto i voti non ci avevate detto però ad agosto noi andiamo in ferie.
Però è stata l’unica cosa in cui sono stati quasi tutti d’accordo.
E viva l’Italia e viva Siracusa.
Finisce così una giornata calda e triste.
S.BELLIO