Vince San Francesco ITALIA la corsa a Sindaco di Siracusa. Noi vi spieghiamo il perché?
Habemus Sindacus. Oggi ci siamo svegliati con un nuovo sindaco, Francesco Italia.
Transennata la SIBBIA, e disposto il posto di blocco H24 per una settimana. Da viale Tica, comitato di Reale e Band, stava iniziando infatti la processione verso quel luogo di insani gesti.
Nel frattempo si racconta che in zona Corso Gelone un tipo senza capelli e panciuto vestito solo con la fascia tricolore, corresse mezzo invasato col “pisello” di fuori gridando frasi impronunciabili contro gli avversari politici ed esultando quasi come Galliani, ex dirigente del Milan, dopo un gol in finale di Champions League.
Perché ha vinto Francesco Italia? O forse è meglio dire perché ha perso Semplicemente Paolo Reale?
Mischierò le due cose, e senza troppo dilungarmi cercherò di dare una spiegazione a tutto.
Paolo Reale perde su tutta la linea. Otto partiti a sostegno, nel mezzo c’era di tutto, non sa imporsi per dettare delle regole sulle candidature ai partiti che lo sostengono. Nel primo turno raccoglie molti dei riciclati della giunta o che sostenevano Garozzo, per poi dire come una litania che Italia era Garozzo, la gente preferisce sempre la coerenza dell’originale. Si attornia di un nugolo di gente di cui questa città non ne può più, se la porta appresso per tutta la campagna elettorale, parlamentari ed ex parlamentari, tutti attaccati a quel carro che sembrava vincente. Il cangurotto Scrofani, visto stamattina in Via san Metodio, tra l’ufficio elettorale e quello di collocamento, Vinciullo e Cutrufo con due liste diverse non ne azzeccano una e ormai sbagliano assieme ogni scelta di collocamento politico, Sandro Campagna è ufficiale, quando viene nominato assessore di qualcosa porta sfiga ( due su due in pochi mesi è una prova), i giornalisti o pseudo tali schierati “chiaramente per ideologia” prendono una tranvata in faccia non indifferente in quanto dimostrano che non manovrano nessun pensiero almeno con quel tipo di informazione. Perdono le scelte di marketing del primo turno e del secondo turno. Nel primo turno in cui tu pensi di vincere a prescindere, ti porti appresso tutta quella scia di nulla e di potere vetusto che puzzava di casta e perdi, prendendo l’ 8% sotto le liste che ti sostengono. Una botta all’autostima per chiunque. Al secondo turno parte allora l’operazione simpatia, e la sit-comedy che mi ha tenuto col fiato sospeso fino alla fine, ma che finisce proprio male. Quell’ultimo video cancella tutti i precedenti, lugubre e con un messaggio solo di accusa, in una città buia e desolata, con l’indugiare della telecamera sulla fede segno di famiglia tradizionale. Un paio di giorni prima Francesco Italia era al Gay Pride, con una città tutta colorata e in festa, libera e plurale, un’onda di gente e di luce che per dirla alla Granata andava veramente OLTRE. La gente ha scelto anche questo.
Francesco Italia vince, perché riesce a fare squadra con Granata , Moschella e Randazzo, anche se onestamente non so quanto durerà questo idillio. Se vince deve dire grazie anche a questa triplice alleanza che anche elettoralmente (dati alla mano) potrebbe essere stata determinante per la vittoria finale. Dall’altra parte Reale nomina Federica Barbagallo già eletta al consiglio comunale che non porta un voto in più alla coalizione, Benedetto Brandino che non sembra essere conosciuto per essere una macchina da guerra elettorale e Sandro Campagna che non si degna di passare mezza giornata in città durante la campagna elettorale mandando un messaggio chiaro di come sarebbe stato il suo assessorato (ma chi li ha nominati questi assessori, Tafazzi?).
Italia ha anche culo, si ritrova un aiuto, pur non sbandierato e nemmeno poi così strutturato del movimento 5 stelle, che pur lasciando liberi, indirizza l’elettorato ed i sui iscritti verso Italia, anche per una convenienza politica (consigliere comunale in più e ago della bilancia in consiglio comunale).
Con Reale perde tutto il carrozzone che si era creato intorno a lui più per convenienza che per convinzione. Ecco, credo che stia proprio in questa ultima considerazione la vittoria di Francesco Italia. Ieri sera, sono passato da entrambi i comitati già alle 23,30 si capiva come sarebbe andata a finire, i zombi rievocati nell’ultimo video di Reale si aggiravano nei pressi di viale Tica, ma quello che attirava la mia attenzione erano i presenti. Tutti addetti ai lavori, gente che per un motivo o per un altro avrebbe avuto un vantaggio a che Reale vincesse, consiglieri, ed ex consiglieri, ex assessori, deputati ex deputati nazionali e regionali, pochissima la gente comune. Mi sposto nel comitato di San Francesco Italia, adiacente alla chiesa di sant’Antonio, alla pizzuta (tra santi si capiscono), e trovo una marea di gente comune in festa, c’era chiaramente qualche apparato politico, ma era sovrastato dalla gente comune, che con lui era andata in giro per la città che gli voleva bene aldilà di quello per cui stava combattendo, gli voleva bene perché era Francesco. Spero che questo Francesco Italia in questi 5 anni non lo dimentichi mai ed ogni tanto un giro in bici continui a farlo.
Il popolo siracusano dopo Reale è il secondo perdente, vota circa il 35% degli aventi diritto, che non significa io non ho scelto per cui non ho colpe, significa io non ho scelto per cui non me ne frega nulla. Se in un ristorante ti siedi guardi il menù e non ti convince nulla e dici al cameriere faccia fare allo chef e quello dopo ti porta pasta e fagioli e tu odi i fagioli, o ti alzi paghi e te ne vai in silenzio, o ti mangi pasta e fagioli, sempre in rispettoso silenzio.
Permetteteci di dire che tra i vincitori di questa campagna elettorale ci siamo anche Noi di SiracusanDonews, non tanto per chi abbia vinto, in un modo o nell’altro gli abbiamo presi per il culo con par condicio tutti, ma per l’impegno e la costanza con cui abbiamo seguito questa tornata elettorale, cercando di dire sempre e solo qualcosa che non sia a favore di qualcuno ma che sia per il bene di un collettività di persone, il popolo Siracusano. Lo abbiamo fatto in modo ironico, scanzonato, irriverente a volte serioso, ma sempre con la coscienza pulita e con la convinzione di dare un nostro contributo pur piccolo per migliorare questa città. I nostri lettori crescono e ormai siete tantissimi. Grazie.
S.BELLIO